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Relazioni dei deputatini penose, come era ampiamente prevedibile

La filosofia che alimenta la nomina di deputatini e ispettorini costituisce il principale e devastante motivo per cui il prospetto delle sanzioni disciplinari risultano frammentarie e in perenne contrasto tra episodi simili.

Se si analizza con attenzione il caso di Carboni, si nota come il singolo evento, che ha coinvolto altri sei fantini, presenti per Palazzo un quadro completamente diverso dalla realtà. Se i deputatini sono stati costretti dall'evidenziare il caso Carboni dall'esposto della Tartuca, non citato nell'atto di Rosadè, non si riesce a capire, con abbondanti filmati a disposizione, il motivo per cui Rosadè abbia ignorato la visione e la lettura dei filmati ufficiali.

Al di là di queste osservazioni, il male riguarda i metodi con cui vengono eletti sia i deputatini che gli ispettorini scelti tra le Contrade che non sono al canape secondo una "credenza" contraria ai favoritismi.

Il tentativo attuato dal sor Demossi non ha permesso risultati positivi perché chi era chiamato a salire sul Palco dei Giudici si trovava ad indossare di nascosto il fazzoletto e da qui le considerazioni appaiono fin troppo evidenti.

Non si può continuare a pescare su nomi inattendibili forniti dalla Confraternita delle processioni in quanto mancanti dei requisiti fondamentali sulla conoscenza delle regole del gioco.

La Nippa sull'argomento non ha voce in capitolo, poiché i nomi vengono scelti dalla soubrette; ma nel 2028 il nuovo Sindaco (un Nippo?) dovrà valutare con attenzione la creazione di un "gruppo scelto" da rotare di anno in anno in modo così da uniformare il modo di vedere e leggere le varie situazioni che si presentano sul tufo.

Solo così sarà possibile un piano costruttivo per creare le migliori condizioni possibili e uniformi in seno alla giustizia paliesca. Nel 2028.

11 ottobre 2025