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Ormai certo: l'ordinanza verrà resuscitata

Ogni giorno che passa e più che si avvicina la riesumazione dell'Ordinanza dell'animalaia Martini, il cui rinnovo costituirebbe una sonora sconfitta per la struttura governativa che il 12 settembre aveva fatto emettere gridolini di soddisfazione alla Nippa e a Michelotti, l'onorevole che ancora non deve essersi perfettamente reso conto a cosa stia andando incontro.

La riesumazione dell'Ordinanza costituisce un significativo successo per gli animalai il cui scopo è di spedire il Palio alle Fornaci. Presi in contropiede dalle risultanze dell'incontro del 12 settembre, gli animalai in silenzio stanno maturando la loro rivincita con un successo che esploderà proprio nel momento in cui, prima del 31 dicembre, ci sarà il rinnovo dell'Ordinanza in uno spazio temporale che potrebbe causare un corto circuito di scadenze e date con il decreto interministeriale atteso per il 4 giugno.

La rivincita degli animalai passa da una nuova formulazione del testo dell'Ordinanza, proiettando tutto il rancore verso Siena.

Opportuno evidenziare cosa hanno dovuto subire i due scimmiottamenti di Asti e Castel del Piano, per comprendere come, in assoluto silenzio, si possano riproporre le stesse dinamiche anche per Siena.

Trasferire alle Fornaci è l'obiettivo che potrebbe prendere quota proprio ricopiando le disposizioni ai due ultimi scimmiottamenti disputati a settembre.

Michelotti, l'onorevole, non deve ancora essere riuscito a comprendere esattamente la profondità del baratro che circonda Siena.

23 ottobre 2023