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Roma potrebbe trascinare Siena verso il baratro La situazione ancora non è proprio drammatica, ma pensare che in appena 45 giorni possa giungere, pronto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, un decreto interministeriale a firma del Ministro dello Sport Abodi se non è pura fantascienza poco ci manca. Se analizziamo la situazione attuale solo con l'ausilio delle date sappiamo a memoria che: il 31 dicembre non esisteranno più gli effetti legislativi collegati con l'Ordinanza dell'animalaia Martini; entro il 4 giugno prossimo il decreto di Abodi deve trovare definitiva collocazione nella Gazzetta Ufficiale. Le due date, se analizzate con la massima attenzione, propongono considerazioni abbastanza delicate per la realtà di Siena; allo stesso tempo, però, favoriscono la Nippa che deve chiarire senza alcuna esitazione il ruolo che Michelotti, l'onorevole, vuole svolgere in questa delicata e complicata situazione. Parlare della riesumazione dell'Ordinanza è abbastanza facile, ed anche semplice; ma questa riesumazione deve tenere ben presente la data del 4 giugno allorché, per legge, il decreto di Abodi cancellerà in modo definitivo l'ordinanza, seppellendola senza se e senza ma. Di conseguenza, l'Ordinanza non può che avere una validità condizionata dal decreto Abodi ed è qui che la Nippa deve alzare la voce verso Michelotti per ottenere garanzie assolute sull'"intoccabilità" del Pianeta Palio. Palazzo, quindi la Nippa, deve muoversi come sa e non essere condizionato da perspicaci intuizioni degli animalai. Michelotti deve garantire tutto ciò che, al momento solo chiacchiere, ha avuto modo di affermare all'indomani dell'incontro romano del 12 settembre. Non sono ammessi tentennamenti di alcun genere e, per il momento, non c'è che da attendere qualche venticello che potrebbe alzarsi dalle fonti romane. 17 ottobre 2023 |
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