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E l'ufficietto fa proprio quello che vuole senza alcun controllo Sottoposto alle pressioni di fantini e cavallai, la recente vicenda di Milani che ha replicato l'atteggiamento del 2022 ne è la più evidente delle dimostrazioni, l'ufficietto non appare in grado di garantire serietà, trasparenza e correttezza come impone il ruolo che dovrebbe essere rappresentato. Certo le colpe non sono solo della soubrette e di del collo, perché la storia impone al Sindaco di "guidare" l'intera organizzazione del Palio e di tutte le sue ramificazioni. La Nippa, quindi dopo il debutto, non può ricercare scuse di questo scimmiottamento: Siena, a causa dell'ufficietto, non è più all'altezza della sua storia. Aver mandato alle visite di domenica e lunedì ben 5 (cinque) cavalli extra-Fallimentone ha un preciso significato: sciatteria. Si tratta di cinque inutili cavalli che solo attraverso le raccomandazioni e le pressioni, cui è soggetta principalmente la soubrette, riescono a trovare ampio spazio in Palazzo. Cinque cavalli che non potranno mai arrivare alle provine, per cui si tratta di inutile spreco organizzativo che rientra nei coisti bianchi indecifrrabili nel bilancio comunale. Anche per i quattro veterinari professionisti i cinque extra-Fallimentone costituiscono uno spreco di energia professionale visto il risultato negativo a cui giungeranno. Quell'annotazione da bar paesano posta tra parentesi (addestramento incompleto), che mancava per il caso di Zurigo a Provenzano, non riusciamo proprio a comprenderla, a meno che si tratti di un segnale rivolto in modo preciso. Certo, ci troviamo di fronte all'ennesima dimostrazione della non-capacità organizzativa proprio nel momento in cui Palazzo ammette con chiarezza che si tratta di cavalli che non avrebbero mai dovuto essere inseriti nell'elenco che porta al Ceppo. Scorrendo l'elenco dei 76+5 (nove hanno quattro anni) notiamo che i due cavalli non presenti alle fasi di Provenzano (Symposyum e Uragano Rosso) possono ritenersi esclusi dal tufo fino al 2026, al pari di chi non si è segnato e avrebbe dovuto. Ci sono, invece, i due cavalli calcianti di Provenzano, che dovevano essere allontanati dai veterinari su cui ricadranno tutte le conseguenze negsative. Tra gli 87 che avevano diritto di essere visitati il nome più resclatante è quello di Una per Tutti, che Milani ha destinato a trasformarsi in mamma. Non si riesce a comprendere questa decisione tra un Palio e l'altro, al di là dei colori contradaioli della csavalla; ci si chiede, infatti, perché un allenatore come Milani, che, pur essendo squalificato gironzola nell'Entrone, vuole togliere all'improvviso un cavallo certo per allinearsi tra i canapi solo per farla sposare con la natura che deve seguire i suoi ritmi. Oltre a Una per Tutti lasciano il tufo fino al 2026: Balzana, Bobborino, Capo Monte Santo, Zenis (questi ultimi tre subito bocciati a luglio), Cossita, Degheotto, Diamante Prezioso, Teseo da Clodia. Altro nome interessante che lascia il tufo è quello di Cheremule, che Anfdrea Sanna si è portato in Sardegna (domenica ha corso a Gavoi). L'augurio finale è per la Nippa e non c'è necessità di ulteriori specificazioni. 2 agosto 2023 |
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