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Ecco le oscillazioni delle sanzioni Il quadro sanzionatorio per il 2024 si presta anche questa volta ad una facile analisi, ma occorrerà fare molta attenzione sui capovolgimenti dell'Apostolo, aiutato da Rosadè, che possono discostarsi ampiamente da quanto è stato contestato a Contrade e fantini come molti episodi del 2023 dimostrano ampiamente. Portiamo ad esempio il caso dello Zeddino dell'agosto 2023, che dovette discolparsi sull'addebito A per poi ritrovarsi ammonito con motivazioni del tutto diverse dall'infrazione contestata. Torniamo al 2024 e osserviamo, come abbiamo fatto sabato, che diverse contestazioni sono veramente campate in aria e fuori da ogni schema "tradizionale". Le situazioni più delicate riguardano Dinopes e il Guglielmi e conseguentemente, visto che le richieste sono da copia-incolla, anche Lupa e Nicchio. Analizziamo nel dettaglio il quadro 2024. Nicchio - La Contrada è l'unica ad intaccare l'intera annata. Due le contestazioni per luglio, che stranamente hanno richiesto altrettanti atti e questo è il segno tangibile che delcollo non vi abbia messo mano. L'ordinanza n. 1 richiama l'atteggiamento del proprio vice-barbaresco, e non anche di un paio di contradaioli scesi in pista, di fermare la scossa Akida; gli articoli cui il Nicchio deve rispondere sono il 101 e il 9; Rosadè ha sbagliato richiamando il 97 che, almeno per il Regolamento per il Palio di Siena, prevede solo la scalettatura delle sanzioni alle Contrade. Ma il richiamo del 9, come vedremo analizzando Dinopes, ha una sua specifica motivazione campata in aria e completamente sbagliata. Altro addebito per luglio, il fatto era completamente ignoto alle cronache, riguarda il comportamento del proprio economico nei confronti di un Rotellino sfociato poi con un colpo (mano aperta o cazzotto?) sul tavolato del Palco delle Comparse. Occorrerà attendere gli atti sanzionatori per capire cosa sia successo. Certo è che il Rotellino risulta parte integrante di tutto il "complesso" Palio tanto che nel passato il suo parere permetteva alle Contrade di portare via il cavallo dal Corteo; di conseguenza il Rotellino è una figura ufficiale e deve essere considerato come tale. Aver evidenziato il colpo sul tavolato è una barzelletta vera e propria, emersa da una lettura pignola che in altre occasioni del 2024 è stata nascosta da parte di Rosadè. Cosa rischia il Nicchio per luglio? Due censure, sanzioni più corpose rappresenterebbero uno scandalo. Il quadro si complica alquanto per agosto dove le contestazioni sono un copia-incolla di quelle formulate per Guglielmi. L'intreccio tra il 64, che nel Palio si trasforma in 87, e il 101 riporta alle certezze sanzionatorie dell'ultimo periodo sia dell'era Demossiana che di quella dell'Apostolo. Il Nicchio rischia un Palio di squalifica, come Torre ed Aquila nel 2024, e va ancora sottolineata la "dolcezza" dell'Apostolo che, non sentendosela di chiudere l'annata con 3 Palii alla Torre e 2 all'Aquila, ha preferito appunto la dolcezza. Come farà il Nicchio a superare questa base sanzionatoria lo sapremo solo leggendo l'atto dell'Apostolo; certo è che la situazione non si presenta facile e la Contrada dovrà fare molta attenzione a non cadere nel trabocchetto di scaricare qualsiasi tipo di responsabilità verso il fantino. E' dal 1996 che il trucchetto non funziona. Riassumendo la previsione, il Nicchio esce da Palazzo con due censure ed 1 Palio di squalifica. Lupa - Anche la Lupa si è ritrovata con il copia-incolla di ciò che è stato contestato a Dinopes. Come si vedrà più avanti per il fantino, la contestazione relativa al tondino è una semplice buffonata amministrativa, ma l'altro addebito alla Contrada porta dritto, come nel caso del Nicchio, alla squalifica. Entrambe le Contrade risultano collegate tra loro: se riescono a smontare le accuse ai rispettivi fantini si salvano, altrimenti c'è il Palio di squalifica dell'era dell'Apostolo. Valdimontone - La discesa in campo di contradaioli o dirigenti non è permessa fino a che non scoppi il mortaretto di fine corsa. Difficile capire perché Rosadè non abbia focalizzato l'attenzione sulla discesa di altri dirigenti (luglio e agosto) ben inquadrati dalle immagini televisive. Comunque, per il Valdimontone c'è solo la censura; se, poi, l'Apostolo penserà di affibbiarne due (una per il contradaiolo e una per il dirigente) ci troveremo in piena rappresentazione di "Scherzi a parte", vale a dire una barzelletta convinta poiché una stessa e identica contestazione non può certo essere divisa in due. Atzeni e Istrice - Il semplice cambio di posto, dal secondo al primo, comporta per il fantino l'ammonizione, mentre la Contrada potrebbe salvarsi con un'archiviazione poiché è immaturo ritenere che la Contrada sia responsabile attraverso gli ordini impartiti dal proprio Capitano di un semplicissimo cambio di posto. All'Istrice è stato contestato solo il co. 2 dell'art. 101, ma avrebbe dovuto anche rispondere del co. 1. Poiché il proprio Capitano non ha certo urlato e suggerito dal palco dei Giudici all'Atzeni di cambiare posto durante le fasi della mossa, all'Istrice non avrebbero dovuto arrivare le richieste di discolpe. Tornando all'Atzeni molto ridicola è la richiesta formulata là dove si rimarca che il fantino sia "partito con il cavallo dal primo posto". Scusa Rosadè, ma dal canape qualunque fantino parte con il cavallo o con il motorino? Sanna e Oca - Quello che è stato detto sopra per l'Istrice vale anche per l'Oca, che deve essere mandata assolta, e con gli stessi richiami normativi sbagliati. I copia-incolla tradiscono. Il Sanna, come l'Atzeni, deve attendersi l'ammonizione anche se il cambio dal quinto al terzo posto sarebbe un po' più "pesante" di quello dal secondo al primo; si tratta di piccoli dettagli. Anche il Sanna aveva tra i canapi un cavallo e non un motorino. Guglielmi - Situazione difficile dall'essere superata per il fantino, che per la prima volta da quando corre ha terminato i tre giri. I due addebiti sono pesanti nell'azione non consentita di disturbo nei confronti della Contrada rivale. Il gomito, la sollecitazione e l'azione costante di disturbo rappresentano motivi sanzionatori che potrebbero superare anche i due Palii di squalifica previsti dall'era dell'Apostolo, I richiami e gli avvertimenti di Renatino, che fanno parte della richiesta di discolpe, sono pure invenzioni di Rosadè, poiché al Mossiere non viene dato alcun potere di evidenza sanzionatoria per i fantini. Può, il Mossiere, intervenire solo se la rincorsa ritarda l'ingresso tra i canapi; ma Renatino è stato zitto e silenzioso verso Enrichetto. Gli avvocati del Nicchio avranno in questi giorni da lavorare in maniera profonda e continua; se riescono a salvare Guglielmi salvano anche la Contrada. Dinopes - Due gli addebiti ricevuti, uno dei quali costituisce un'offesa al Palio. Ci riferiamo all'addebito per il tondino con Dinopes che dovrà rispondere di quanto dispone il 97. Rosadè ha padellato in modo clamoroso il richiamo normativo e basterebbe solo questo per mandare assolto il fantino; soprattutto perché ciò che avviene al tondino va ad intaccare addirittura l'art. 89 che vieta gli accordi tra Contrade personificate dai rispettivi fantini. Con l'azione del tondino, Dinopes avrebbe "recato pregiudizio, o danno, alla preparazione, allo svolgimento o al decoro del Palio". Bisogna fare attenzione al fatto come Rosadè, nel confezionare questi concetti, abbia fatto esclusivo riferimento proprio al quarto comma dell'art. 9, perché nel quinto comma c'è il richiamo all'art. 97. Ecco spiegato perché Dinopes dovrà rispondere in base al 97; non si è tratta di un mero errore da parte di Rosadè, ma di un vero e proprio errore di elaborazione. Siamo un po' seri, suvvia. Se Dinopes viene sanzionato per il tondino ci troviamo di fronte ad un'offesa al Palio in piena regola. Diversa è la situazione per l'altro addebito ricevuto, al di là dei richiami di Renatino che, come detto sopra, non hanno alcun valore e peso sanzionatorio. Il minuzioso lavoro degli avvocati di Lupa e Nicchio costituisce la chiave di lettura per il salvataggio dei rispettivi fantini e ... della rispettiva Contrada. La posizione di Dinopes è, comunque, leggermente diversa da quella di Guglielmi per cui potrebbe, se al Guglielmi vengono affibbiati due Palii, cavarsela con uno solo. Il mescolamento tra il 64 e il 101 - Quando nel 1906 è nato il 64 non esistevano le rivalità tra Contrade (l'unica in forma stabile e secolare era quella tra Chiocciola e Tartuca); non esisteva la rincorsa così com'è oggi concepita; non esisteva il 101. Fino a metà degli anni '90 del secolo scorso la responsabilità diretta della Contrada non veniva mai richiamata (fanno eccezione Torre, Montone e Istrice), neppure per il comportamento dei fantini (caso Capretto). Si è passati progressivamente da parte delle 17 Contrade a sostenere il motto "si fa come ci pare" e, quindi, a costringere Palazzo ad assumere posizioni sanzionatorie sempre più irrompenti. Si dovrebbe tirare una riga a questo punto, ma attualmente Palazzo, con personaggi come Rosadè, l'Apostolo, delcollo e soubrette, non propone una formazione che dia garanzie assolute per tirare la riga. Soprattutto perché occorre un profondo coinvolgimento di persone e non solo. Se ne parlerà nell'estate 2028. 21 ottobre 2024
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