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La Nippa esulta sulla legge per le Manifestazioni e rievocazioni storiche Si è espressa con grande euforia, la Nippa, contraddicendo in parte se stessa; allorché Michelotti ha esultato per l'approvazione all'unanimità, ma con 55 astenuti, del suo OdG di impegno verso il Governo per rafforzare l'identità paliesca. La gioia 2024 della Nippa si pone decisamente in contrasto con le sue affermazioni riguardo manifestazioni e rievocazioni storiche. Allorché Gabriella Piccinni sollevò, sulla scia delle dimissioni relative alla fase Unesco, la Nippa rispose testualmente così: «Come tutti sanno, quando il Comune presentò la domanda di partecipazione, nell’ambito del bando della Regione, non c’era quest’Amministrazione. Posso anche dire che precedentemente, non ricordo se era l’anno 2014 o 2015, questo perché ero Presidente del Consorzio, insieme ad Anna Carli, che era amministratore delegato del Consorzio Tutela Palio all’epoca, ricevemmo delle sollecitazioni per fare entrare il Palio in quella lista e non lo facemmo. Questo per dire che da parte mia, in tempi non sospetti, non c’era particolare simpatia, perché si sa che il Palio non è una rievocazione. Sono d’accordo, quindi, sul fatto che la nostra festa non possa, con tutto il rispetto per altre manifestazioni, essere paragonata alle rievocazioni storiche presenti in Toscana. Credo che non avrei mai avanzato una richiesta di partecipazione al bando, però stando così le cose, non credo che sia una cosa urgente uscire da tale elenco. Non certo e non tanto per l’accesso a dei fondi che, francamente, sono non solo irrisori, ma lo dico senza spocchia, anche mortificanti per il nostro Palio. Credo che non si debba fare tanto clamore e che quindi quest’uscita, che potrebbe essere letta proprio come un po’ spocchiosa, punterebbe ulteriori fari sulla nostra testa, cosa di cui non abbiamo bisogno. Quanto all’ultima domanda, se richiederò i contributi, perché una volta che siamo entrati, non è che annualmente si mantiene l’appartenenza, non avrei intenzione di partecipare ai bandi, a meno che non ci siano delle offerte degne della nostra festa, cosa che ritengo improbabile». La risposta a Piccinni porta la data del 1 settembre 2023; chissà perché la Nippa, dopo appena 5 mesi, abbia voltato pagina; oppure non è perfettamente a conoscenza in quale pentolone finisca Siena, con la sua unicità chiamata Palio, una volta che sarà costretta ad iscriversi presso il Ministero della Cultura nel listone delle rievocazioni e manifestazioni storiche. Potrebbe la Nippa chiarire? 28 febbraio 2024 |
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