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Pensionario: quando nacque era a quota zero

Quando nel 1991, unico nel mondo, l'allora Sindaco Piccini pensò di instaurare con il Ministero dell'Agricoltura e Forestale una convenzione dove accogliere i cavalli infortunati e quelli a fine carriera, il costo economico oscillava tra lo zero e lo zero assoluto.

Dopo 33 anni ecco che da zero, e dopo i 5.000 eurini stabiliti per tre anni dal sor Demossi, si arriva addirittura a qualcosa come 15.000 se i "ricoverati" saranno superiori alle undici unità.

La prima convenzione che porta la firma della Nippa avrà la durata di dieci anni, fino al 2033, ed è il tempo necessario per far capire al mondo che Siena non può continuare ad andare contro le leggi della natura.

Un incontro appropriato della Nippa, affiancata magari dal Veterinario comunale Minniti (e non certo dal Gabinetto Capo di Palazzo), con i PM della Procura potrebbe aprire una strada che porterebbe Siena, non solo a risparmiare le spese della Clinica del Ciampoli, ma soprattutto a non continuare a fare violenza nei confronti dei cavalli infortunatisi sul tufo.

Se è vero che Siena, prima nel mondo, ha concretamente trasformato la sensibilità, nei confronti dei cavalli sul tufo, in atti concreti ed unici è giunto, inevitabilmente, il momento in cui occorre non mostrare il volto contro le leggi della natura.

Allorché l'infortunio è tale che non esiste alcuna possibilità di recupero, il cavallo va abbattuto senza spedirlo nelle mani di Ciampoli, che vuole tanto bene al numero dei ricoveri in Clinica.

Così, il numero di ospiti al Caggio non costituirebbe un peso sulle casse di Palazzo.

7 febbraio 2024