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Il Veterinario degli onorandini: conta qualcosa? Gli onorandini hanno fatto scivolare a febbraio la nomina del proprio Veterinario richiesta dall'art. 50; un veterinario che, allo stato attuale della filosofia che concerne la "salvaguardia del cavallo", non ha motivo di esistere. La presenza del veterinario degli onorandini, che "dovrebbe" tifare per la Contrada chiamata in causa dall'art. 50, non può, proprio per quella filosofia a cui abbiamo accennato prima, porsi in contrasto con le decisioni del Veterinario comunale. L'art. 50 prevede la nomina di una Commissione di tre persone, dove il Comune di Siena è in netto svantaggio nella valutazione dell'idoneità di un cavallo di correre o meno il Palio, venendosi a verificare che il veterinario degli onorandini non possa remare contro il "nucleo" che lo ha nominato. Di conseguenza, si giunge alla considerazione finale che, se un cavallo sia idoneo a correre il Palio, debba essere solo il Veterinario comunale ad alzare il cartello rosso, o verde. Modificare adeguatamente l'articolo 50, la cui storia può essere appresa in questo nostro opuscoletto, risulta adesso un impegno proprio per salvaguardare il cavallo alla luce di ciò che stabilirà il dpcm di Giorginanostra. La Nippa, comunque, sulla revisione del Regolamento non ci sente, per cui il veterinario degli onorandini può sempre svolgere il ruolo, assumendosene le responsabilità, a favore del mondo contradaiolo. 24 gennaio 2024
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