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La responsabilità dell'Ente Contrada nei confronti del proprio fantino

In occasione della trasmissione di domenica 14, Silvaninocaro (se stava zitto sarebbe stato meglio) ha detto chiaro e tondo che nell'agosto 1991 non ha impostato la curva del primo Casato, ma si è diretto volontariamente contro Cianchino e la Tartuca, esaltando così il concetto di rivalità. Da una prospettiva regolamentare Silvaninocaro non avrebbe subito conseguenze, come non le ha avute il sardo-tedesco nella sua incauta dichiarazione quando, correndo nel Nicchio (agosto 2004), emulò in toto proprio Silvaninocaro.

Ma le dichiarazioni di Silvaninocaro riaprono quell'argomento che, specialmente sotto un disastroso Giordano, riguarda la responsabilità diretta dell'Ente Contrada nel rapporto con le infrazioni commesse dal rispettivo fantino in nome della "rivalità contradaiola".

Sappiamo che questo argomento non è tale da suscitare interesse nella Nippa, che non ha ancora ricevuto il via libera dai quattro fratellini per la nomina della Commissione di revisione, né negli onorandini, che sono assolutamente assenti dalle vicede riguardanti il Regolamento, né dagli stessi avvocati palieschi, chiamati in causa dai precedenti onorandini allorché si confrontano con il disastroso Giordano.

Ma l'argomento è vitale per il Palio, perché senza rivalità, e leciti meccanismi atti a renderla viva, il Palio non esisterebbe e non sarebbe passato attraverso i secoli per giungere come è giunto a noi. Gli attuali habitatori delle Contrade hanno l'obbligo ed il dovere, non solo morale, di tramandare a chi deve ancora nascere ciò che hanno trovato sulle pietre, sul tufo e sotto il tufo.

Con il disastro Giordano la rivalità contradaiola, e nello specifico l'articolo 64, sono arrivati al capolinea ed è quanto meno opportuna una completa revisione dell'articolo, nato agli inizi dello scorso secolo quando non esisteva praticamente nulla di rivalità, di cambi di posto e di rincorsa.

Sappiamo da tempo che la Nippa per formare la Commissione consiliare necessita del placet dei quattro fratellini, ma una seria e costruttiva analisi sui tre commi, oltre all'interpretazione del "tempo del via", necessita tempi lunghi e confronti serrati.

Le dichiarazioni di Silvaninocaro, a distanza di ben 33 anni sono lì a testimoniare che il tempo di attesa è finito ... da tempo.

16 gennaio 2024