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Rivedere il pacchetto sanzionatorio al completo Ciò che l'annata sanzionatoria del 2023 ha accentuato è il divario che esiste tra Palazzo ed i "cattivi" di turno; in particolare su come interpretare le regole del gioco tra l'inesperienza amministrativa, che quest'anno si è dimostrata evidente, e chi, tra norme e interpretazioni, è abituato a vivere nel quotidiano. Al di là delle critiche che si possono muovere con assiduità per la gestione parsa a volte dilettantistica, e mancano ancora le motivazioni di Giunta di agosto, sulle motivazioni che "giustificherebbero" le sanzioni, ciò che è maggiormente emerso riguarda l'aggrovigliamento dell'intera gestione sanzionatoria. I limiti imposti all'Assessore Delegato contribuiscono a rendere difficile l'applicazione delle norme del gioco ed occorrerà una completa rivisitazione dell'intera struttura sanzionatoria. In altre parole, il modo di concepire e leggere i limiti imposti da certi articoli (il 92 in particolare e al quale sono collegati tutti gli altri) rende obbligatoria una strada che nei 25 anni di "attività" (dal 1999 ad oggi) non è più allineata al modo di concepire rivalità tra Contrade, allineamento tra i canapi, modalità di intervento nei gradi di giustizia dei "cattivi" di turno. Fermo restando che una "capace" Amministrazione di Palazzo dovrebbe attuare il motto "chi sbaglia paga", è decisamente giunto il momento di analizzare il futuro sanzionatorio con un'attenzione più particolare ed incisiva. Qui non si tratta di mettere le bandierine del "questo l'ho detto io"; piuttosto è ragionevole pensare ad un concreto interessamento di chi queste regole le ha applicate, le conosce e le ha presentate in un voluminoso dossier. E' evidente che si torna sempre al punto di partenza, quello della Commissione di Revisione del Regolamento; una Commissione che la Nippa ha sempre snobbato, che non interessa e che non rientra nei quadri di "benessere della Festa". Per questo l'Ufficio Ombra di Palazzo ha intenzione di anticipare i tempi, nel coinvolgere alcuni "avvocati palieschi" in un ampio colloquio nel quale focalizzare non tanto le "cose che non vanno", quanto gli aspetti collaterali che certe modifiche al Regolamento comporterebbero. Un lavoro certosino, difficile ma che non può che produrre soluzioni positive e giungere anche alla schematizzazione di certe griglie sanzionatorie, ormai divenute irrinunciabili, alle quali chi scrive è sempre stato contrario. I cambi gestionali dell'apparato amministrativo impongono soluzioni attraverso le quali le modifiche agli articoli servono a ben poco; molto più coerenti con il modo di pensare sono le interpretazioni che, al punto a cui siamo giunti, possono rendere più elastica e capibile la differenza tra una diffida e la squalifica per 5 Palii. 22 novembre 2023
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