SUNTO

Sunto non si compra ... si legge gratis - Dal 1976 l'informazione paliesca senza un briciolo di pubblicità

 

   

L'avvocato di Pusceddu ha ridicolizzato Palazzo

E' sempre esistito, sin dall'era Picciniana, che quando Palazzo è in difficoltà, nel rispondere alle "osservazioni" del cattivo di turno, preferisca ignorare l'interrogativo e faccia finta di nulla, evidenziando nell'atto solo ciò che interessa evidenziare.

Non è senz'altro giusto e corretto, ma è così. Capita, purtroppo per Palazzo, che certe memorie difensive arrivino, praticamente in tempo reale, anche sui nostri tavoli redazionali e, di conseguenza, l'occasione ghiotta non può essere trascurata.

L'avvocato di Puesceddu ha fatto una puntualizzazione, in merito alla "sbornia" dell'ufficietto di del collo sul comma 7 dell'art. 99, che lo stesso Giordano ha deliberatamente ignorato perché non sapeva cosa rispondere.

Il fatto però che Giordano abbia, dietro condiviso parere di del collo che non conosce il Regolamento, sottolineato gli stessi concetti emersi a Provenzano richiamando (sbagliando) il posizionamento del comma 7 dell'articolo 99, ha permesso allo stesso avvocato di ridicolizzarlo di fronte alla Giunta.

I nostri rapporti interpersonali con l'avvocato di Pusceddu ci hanno permesso di essere in possesso sia delle discolpe presentate a Giordano, sia del ricorso alla Giunta, ancora da presentare; Palazzo è stato ridicolizzato da queste due memorie.

In questa occasione, ovviamente, abbiamo solo preso interessanti spunti dalle discolpe presentate a Giordano; poiché non è sembrato corretto estendere la curiosità al dossier che si trova in Giunta.

L'avvocato, travestito da Pusceddu, ha fissato una tappa fondamentale sulle fasi della giustizia paliesca che, naturlamente, Giordano e del collo non hanno né capito, né compreso e, per questo, hanno preferito ignorare tutto trasformandosi in furbetti dell'ultimo minuto.

Scrive opportunamente l'avvocato: "Prima di entrare nel merito necessita una premessa di ordine generale: si descriveranno i fatti in ragione di quanto filmato; inevitabilmente si farà riferimento a fantini e Contrade diversi dal Pusceddu e dall’Aquila. Detti riferimenti, per quanto ridotti all’essenziale, risultano necessari per la compiuta descrizione degli eventi, senza che, con detto scrivere, si sia inteso imputare ad alcuno fatti rilevanti sul piano regolamentare. A tutt’evidenza, imputandosi a Pusceddu di aver dato luogo alla reazione del fantino della Contrada avversaria, al fine di dimostrare, grazie al filmato in atti, che l’addebito non corrisponde a quanto accaduto, è stato inevitabile dar conto dei comportamenti altrui; diversamente sarebbe stato impossibile difendersi".

Tre concetti espressi brillantemente e che, da oggi, fanno scuola per il mondo contradaiolo. Quello che poi questo avvocato, travestito da Pusceddu, ha proposto alla Giunta completa il mirabile dipinto e giustifica il perché Giordano e del collo, non avendoci capito nulla, hanno preferito snobbare e tirare dritto riproponendo una scalettatura del comma 7 assolutamente inventata e quindi falsa.

I concetti riportati sono perfetti: come fa un fantino a rispondere alle accuse se non tira in ballo l'atteggiamento irregolare degli altri? Il filmato è chiaro: Sanna si è spostato prima dell'inevitabile avvicinamento di Pusceddu a Bartoletti.

Veramente ridicole le elaborazioni di Giordano (o di chi l'ha illuminato, quindi del collo) al riguardo. Scrive Giordano: "si nota chiaramente uno scambio di battute tra Bighino e il fantino dell'Oca, il qwuale annuisce un paio di volte a Bighino e si posiziona sotto l'Aquila". A parte la ridicola ricostruzione, allora perché al Sanna non sono stati mossi addebiti per il volontario cambio di posto?

Comunque la fase investigativa, di alta professionalità, di del collo e trasmessa a Giordano, merita una rappresentazione teatrale ai Rozzi e non certo ai Rinnovati. Va bene prendere in giro, ma pensare di essere anche in grado di decifrare in tv lo "scambio di battute" appare veramente paradossale.

Analizzando poi l'entità della sanzione rispetto a quella del Carboni, non si può non sottolineare come Giordano abbia voluto usare la mano più dura solo per giustificare l'impossibilità di chiedere discolpe a Pusceddu per l'uso del nerbo.

Insomma, se da una parte era impossibile che Giordano chiedesse conto delle "sollecitazioni" a Viso d'Angelo solo perché il nerbo è consegnato da un Pubblico ufficiale ed usato come prescrive il Regolamento, dall'altra lo stesso Giordano ha voluto far vedere al mondo che Palazzo sa salvaguardare i cavalli dai cattivi. Forse sarebbe stato meglio squalificare a vita il Pusceddu.

Adesso, attendiamo, assieme all'avvocato, non le decisioni della Giunta, che appaiono già delineate dopo l'accordo dei "quattro fratellini" con Nippa e Giordano, quanto le motivazioni con cui sarà respinto il ricorso.

Poi il nostro divertimento continuerà; mentre l'avvocato di Pusceddu inizierà a pensare seriamente nel ricorrere al Tribunale ordinario per l'evidente peso sanzionatorio su due fantini colpevoli dlelo stesso "reato paliesco".

12 novembre 2023

12 novembre2023