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Sanzioni leggerissime fin troppo L'entità sanzionatoria fa rabbrividire e pone seri problemi all'ordine pubblico per il prossimo anno e per quelli a seguire. Si tratta in sostanza di un via libera all'assalto tra i canapi delle Contrade rivali. Scontatissime le sanzioni per Zeddino, Enrichetto e Bartoletti perché: i primi due se fossero stati solo diffidati avrebbero creato un acquario di nove pesciolini colorati che, con una diffida, avrebbero incessantemente cambiato posto fino al 2027; Bartoletti, invece, diffidato a luglio, non poteva che essere diffidato ad agosto per l'analoga infrazione commessa durante la prova. Bartoletti può solo "ringraziare" di questa collezione di diffide (tre) dell'annata, in quanto le motivazioni contenute nei due atti che lo riguardano avrebbero comportato solo ammonizioni. Giordano e la Nippa, pur essendo stati buoni nel comminare la sanzione, non hanno mancato di rimarcare concetti che avrebbero dovuto portare all'ammonizione, come nel caso di Sanna e At-zeni per Provenzano. Carboni, con due Palii di squalifica, e Pusceddu, con cinque, possono sospirare molto molto se posti a confronto con i sette Palii al Siri del 2019. Situazioni analoghe nel comportamento tra agosto 2019 e agosto 2023 da parte dei tre fantini, che, evidentemente, per Giordano e Nippa non sono risultati simmetriche. Sette, cinque e due Palii comminati per identici comportamenti tra i canapi ai danni della rivale (le immagini televisive non ammettono né se né ma e sono lì a dimostrare i gravi errori di valutazione commessi da Nippa e Giordano) non trovano alcun tipo di giustiricazione o di dialogo. Nel 2023 è stato abusato il giudizio finale, senza tenere in considerazione il recente precedente. Pusceddu, oltre alla sanzione aumentata per le nerbate "nascoste", si è ritrovato con un'ammonizione grazie alla bravura del suo avvocato che il bla-bla di Giordano del collo non è riuscito a scalfire. Il cambio di giudizio dovuto all'insediamento di una nuova amministrazione non trova alcuna giustificazione se non adeguatamente motivato; tale motivazione rispetto al 2019 manca completamente nell'arruffato atto sanzionatorio che ha visto la Nippa salire decisamente in cattedra, Le Contrade vanno divise in tre tronconi di giudizio. La censura a Bruco e Chiocciola riflette la linea dettata dal sor Demossi; una linea evidentemente sfuggita ai "quattro fratellini". Anche la censura all'Aquila è frutto della filosofia Demossiana. La censura all'Oca è una buffonata di Palazzo vera e propria, in quanto, come sostenuto dalla Contrada, la storpiatura dell'inno della Torre è avvenuta sotto il Palco dei Giudici al momento del tripudio per la vittoria; le motivazioni di Giordano fanno veramente ridere. Come si possa fare ad imbrigliare un tripudio di assoluta spontaneità popolare è un vero rebus che solo gli scimmiottamenti italici possono giustificare. Il Palio di squalifica, con cui Aquila e Torre possono anche esultare, è un pericolo reale per il periodo 2024-2027 e del quale dovranno rendere conto Nippa e Giordano alle autorità che devono garantire l'ordine pubblico. Ne parliamo in altra pagina odierna. C'è da porsi un interrogativo: è stata l'Aquila, grazie alla conciliazione dei "quattro fratellini", a trascinare la Torre nella sanzione; oppure è stata la Torre, che si sarebbe trovata con tre Palii complessivi, a trascinare in basso l'Aquila? Solo i "quattro fratellini" possono rispondere. 10 novembre 2023
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