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Roma ha abbandonato i veterinari che erano stati ufficialmente convocati al Ministero

La notizia di Violina del 29 agosto non ammette alcun fraintendimento possibile: il sottosegretario Gemmato aveva esplicitamente chiamato e convocato al tavolo tecnico i veterinari cioè: Incastrone, Carone, Pepe, l'amicone di del collo (l'annusatore Castellao), Bertocchi e Sedda.

Da loro, si pensava, dovessero uscire i paletti per la costruzione di una definitiva norma, con un atto amministrativo statale, che cancellasse definitivamente l'ordinanza dell'animalaia Martini.

Più che ci avviciniamo all'emanazione del dpcm a firma di Giorgina, e più che gli uccellini del Ministero della Salute cinquettano. E' così che esiste l'assoluta certezza che i vterinari, chiamati a Roma il 12 settembre assieme alla Nippa ed altre realtà scimmiottesche, nulla sanno e nulla hanno contribuito nella stesura dell'atto.

Anzi, si ha la quasi certezza che il 12 settembre l'atto fosse già ben definito e, di conseguenza, la riunione romana sia stata indetta solo per mettere il marchio politico sull'evento.

Sia chiaro: adesso il Governo dei fratellini si è ampiamente espresso a favore della tutela delle manifestazioni storiche, e poco del cavallo; per cui fa bene Siena a restare più che soddisfatta sull'esisto della stesura del dpcm.

C'è Michelotti, l'onorevole, che offre massima garanzia alla Nippa; per cui di cosa dobbiamo preoccuparci.

Il rovescio della medaglia è se Michelotti, sempre onorevole, non riuscirà a farsi ascoltare dal potere trasversale degli animalai. Oramai c'è poco.

9 novembre 2023