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Se i provvedimenti verranno modificati dalla Giunta

Uno degli argomenti sanzionatori, che meritano attenzione in questo "debutto" della Nippa, è quello relativo al comportamento che assumeranno i nove della Giunta nel momento in cui dovranno esprimersi sui ricorsi di fatini (a voto segreto) e Contrade (a voto palese).

Rispetto alle precedenti composizioni, l'attuale gente ha il pedigree contradaiolo, perché non ce n'è uno che non sia collegato a questa o a quella Contrada. Il rischio di scivolare nel "mercato dei voti", caratteristica già consumata con effetti devastanti dall'era di Barni a quella di Piccini, rappresenta un motivo concreto che non va certo sottovalutato.

Vero è che basterebbe un preciso indottrinamento ai quattro fratellini d'Italy presenti in Giunta da parte di Michelotti, l'onorevole, per scongiurare qualsiasi alzata d'ingegno nel mercato di scambio presente e futuro; ma è soprattutto vero che a perdere credibilità nei confronti della città e del mondo contradaiolo sarebbe la Nippa e non solo.

L'importanza di sanzioni precise, al fine di evitare problematiche che contribuiscono nel futuro a rendere ingestibile ciò che avviene tra i canapi con conseguenze immediatamente riconducibili all'ordine pubblico, è una base organizzativa di importanza vitale.

La regola principale è quella del "chi sbagia paga", poiché i favoritismi ed il mercato dei voti non possono che creare situazioni incompatibili con una serena gestione delle problematiche paliesche.

Spetta alle dirigenze di Contrada, e di conseguenza ai fantini, saper dimostrare nei fatti che il piagnucolio serve solo per creare diversità comportamentali.

2 novembre 2023