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Rivalità tra i canapi e giustizia paliesca L'addebito a Carlo Sanna riapre in modo dirompente un interrogativo che, dal 1992, rimbomba nelle strategie paliesche e nella sublime filosofia della rivalità tra le Contrade: quali regole per "conservare" la rivalità eterna tra Contrade? Nel 1992 le "splendide" nerbate tra Aceto e Deledda hanno costituito un quadro da leggenda vera e di altissimo significato che portò la Giunta guidata da Piccini a squalificare Deledda ed Aceto per 2 Palii. Pantera e Aquila non vennero raggiunte da alcuna sanzione e, anzi, l'atteggiamento dei rispettivi contradaioli venne anche esaltato nelle parole di Giuseppino della Mucchina fatte proprie nell'atto di Giunta dal Sindaco Piccini: "la continuità con cui si è protratta la scorrettezza, se da una parte può aver caratterizzato la manifestazione e suscitato attenzione, dall'altra non può essere inquadrata in modo diverso dalla Giunta Comunale .... è evidente che la continuità e la veemenza con cui i due fantini hanno usato l'uno contro l'altro il nerbo ha costituito un pericolo per l'intero svolgimento della corsa e si deve evincere che occorre sanzionare fermamente un atteggiamento che presenta tutte le caratteristiche nocive all'ordine di svolgimento della Festa, pur dando, in questa sede, ampio merito ai contradaioli di Aquila e Pantera di essere rimasti semplici spettatori al comportamento non regolamentare dei rispettivi fantini". Quattro anni dopo, nel 1996, la Pantera mise nuovamente in atto un danneggiamento all'Aquila e da quel momento la rivalità tra Contrade e giustizia paliesca si è fusa automaticamente. Questa prima puntata dell'argomento termina qui e riprenderà con il "capolavoro" di Giuseppino della Mucchina che portò alla firma del Sindaco Piccini nel 1996. Poi, da questa data, la rivalità tra Contrade, specialmente al canape, arriverà fino al 2019 con l'Oca; 23 anni in cui il ruolo del Comune si esalta da solo nel respingere gli attacchi degli avvocati palieschi: Palazzo deve far rispettare le regole che consolidano il gioco del Palio. Regole che si possono cambiare, cancellare o modificare; ma finché esistono devono essere fatte rispettare. Scriveva Giuseppino della Mucchina 23 anni fa: "... i comportamenti contrari alle norme del Regolamento ch questa Amministrazione deve fare rispettare, come è sempre avvenuto in passato ... il "disordine regolamentato" ... determinerebbe serio pregiudizio ed alterazione alla celebrazione del Palio in quanto: i) toglie sistematicamente una Contrada dalle aspirazioni della vittoria, fatto questo che l'Amministrazione non può avvalorare essendo la sua funzione di salvaguardia affinché tutte le Contrade abbiano le stesse probabilità di vittoria senza eccezione alcuna; ii) produce, se attuato con sistematica professionalità, pericoli di turbamento pubblico allorché viene posto in pratica tra Contrade più numerose di quelle in esame...". A presto per la puntata successiva. 23 ottobre 2023 |
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