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Il certificato medico ai fantini contrasta con la storia del Regolamento

Argomenti del genere sono riservati ad una ristrettissima corte di personaggi; i quali conoscono, leggono, capiscono e interpretano le innumerevoli pieghe nascoste negli articoli del Regolamento per il Palio. Quindi non è pane per i denti delle Nippa e, di conseguenza, queste note lasciano il tempo che trovano.

Il problema riguarda la scelta del fantino che il Regolamento relega all'autonomia delle Contrade. Secondo l'articolo 58 comma a) sono le Contrade che devono provvedere "a loro completo carico" la scelta del fantino. Nulla è specificato al riguardo, se cioè devono o non devono essere, i fantini, abili nella monta a pelo del cavallo, o non abili; specifica il Regolamento solo che gli stessi fantini non devono trovarsi incompatibili con le disposizioni regolamentari, le quali nulla specificano sulla bravura ed abilità del fantino.

Di conseguenza, un personaggio qualsiasi potrebbe essere presentato alla segnatura la mattina del Palio, anche se non abile a correre.

Da quando è in vigore la certificazione medica, i fantini devono essere dichiarati solo da un medico sportivo adatti a montare a cavallo. Sgombriamo il campo da fraintendimenti: la richiesta medica ci trova pienamente d'accordo, ma urta con la storia e le norme del Regolamento.

Palazzo, infatti, non potrebbe opporsi alla segnatura di "chiunque" da parte del Capitano.

Ecco, di conseguenza, l'importanza di inserire un articolo 102 bis, che contenga nel suo dispositivo tutte quelle azioni atte a bloccare carenze regolamentari e provenienti da una storia secolare.

Ne riparleremo nel 2028: così, semplicemente.

22 maggio 2023