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Inutili frasi-messaggio di retorica convenzionata Non è certo sfuggita al sor Demossi la possibilità, con l'estrazione di oggi, di spedire un commovente messaggio al mondo contradaiolo non avendo pudore nel segnalare che "Siena ritrova la sua normalità ... approntando tutta l’organizzazione abituale per andare verso il Palio, che deve essere disputato alla nostre condizioni". Il sor Demossi ancora, e per l'ennesima volta, non è riuscito a capire che Siena non ha dettato alcuna condizione e che se oggi è possibile trovare 22 mila persone in Piazza, per poi poter stendere il tufo sopra le lastre di Piazza, lo si deve solo ed esclusivamente perché lo stato di emergenza, trasformato recentemente in legge, è evaporato, nel senso che non c'è più. Siena, come tutte le realtà italiane da Gubbio agli scimmiottamenti, può tornare a vivere i suoi rumori in perfetta libertà è solo perché dal 31 marzo non esistono più restrizioni di alcun genere. Se oggi fosse stato in vigore ancora lo stato di emergenza non saremo alle 19 in 22 mila. Infine non è assolutamente vero che, come ha affermato, il sor Demossi in questi due anni di stato di emergenza sia stato "necessario porre la salute dei nostri cittadini al primo posto" per cui "da senese e anche a livello personale non è stato semplice per due anni consecutivi rinunciare al Palio". Non è vero; perché sia nel 2020 che nel 2021, come dimostrano i nostri opuscoletti e quelli che verranno, il sor Demossi non ha mai pensato alla salute degli habitatori di Siena. Per due anni ha cercato in tutti i modi di violentare le norme del Regolamento e di effettuare almeno un Palio in più e, addirittura, di concedere l'amnistia a chi si trova squalificato, Contrade e fantini. Siena non deve ringraziare proprio nessuno; figuriamoci gli habitatori di Palazzo. 29 maggio 2022 |
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