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I tempi del Fallimentone 2022

Senza la fase attiva del Fallimentone non è, né sarà, possibile correre in Piazza del Campo. Questo passaggio è categoricamente richiesto dalle norme regolamentari, entrate in vigore nel 2019, e nessuno può pensare di superare questo "passaggio", anche per le evidenti condizioni legate ad eventuali inchieste del Palazzo della Lizza.

Quindi, anche per il 2022 Palazzo deve attivare il Fallimentone con tutte le sue cadenze, ma, vista la situazione epidemiologica e, soprattutto, vista la buona idea di De Mossi targata 2019, senza ovviamente che del collo intervenisse, c'è da pensare che De Mossi stesso non abbia ancora concesso il via libera al copia-incolla e voglia analizzare con maggiore profondità la problematica organizzativa.

Il fatto che, dopo l'improvviso annullamento dell'annunciata conferenza stampa, non sia ancora stato pubblicato all'Albo Pretorio, significa che qualche problema per soubrette e del collo sia subentrato; fermo restando che tutto ciò evapori nel momento in cui il regolamentino e l'ordinanza troveranno spazio all'Albo Pretorio.

Analizziamo, nel frattempo,quali possano essere i punti "preziosi" per rendere il Fallimentone pronto per l'attività paliesca 2022. Iniziamo con la fase delle iscrizioni e conseguenti annusi.

Ebbene, ripercorrere le tappe del 2019 costituirebbe per De Mossi un forte segnale. Con l'attuale situazione epidemiologica appare controproducente effettuare gli annusi a tutti quei cavalli conosciuti, che abbiano già corso e vinto il Palio. Limitare gli annusi solo ai cavalli di prima iscrizione risulterebbe una carta vincente anche sotto il profilo delle spese.

Chi ha già ottenuto, anche nel 2021, il visto per accedere all'organizzazione del Fallimentone può tranquillamente essere "osservato" in occasione dei trotterelli di Mociano o delle corse a Monticiano.

Che senso avrebbe, infatti, andare a prendere le misure a cavalli già periodicamente misurati per farli trotterellare, come è avvenuto nel 2021, per una quarantina di metri in andata e ritorno?

Ci sono poi due altre questioni, una molto delicata che non può essere risolta da del collo; l'altra, invece, abbastanza alla portata di del collo che è bravo.

Entrambe le questioni devono fare da corollario al regolamentino e non possono essere inserite dentro l'articolato, poiché si tratta di passaggi che riguardano l'organizzazione paliesca vera e propria, alla quale il Fallimentone è solo un pregiato punto di riferimento.

C'è, infatti, la questione relativa alla formula inventata di sana pianta, per passare alla storia, da parte del mago-maghetto; con le assurde promozioni equine per arrivare alla tratta.

I due anni di assenza paliesca hanno creato problemi di incertezza operativa per chi prepara i cavalli, vista l'infelice intuizione del mago-maghetto, occorre sviluppare un atto formale in cui De Mossi cancelli completamente questa specie di "regola" non scritta, ma sempre attuata anche dagli stessi attuali discepoli del mago-maghetto.

Il passaggio da formulare è molto semplice ed è pronto. Se De Mossi vuole glielo inviamo, ma forse è molto meglio che lo possa leggere direttamente su queste pagine. Faremo così.

Il secondo aspetto, a cui abbiamo accennato in precedenza e di assoluta portata anche per il bravo del collo, riguarda le nuove normative riguardo l'anagrafe equina. Norme che si adeguano al dettato europeo.

Il quadro normativo non è così semplice come potrebbe pensarsi a prima vista, tant'è che lo stesso Ministero della Salute, assieme al Mipaaf, è dovuto ricorrere uno speciale "corso" per spiegare tutte le nuove normative ed i nuovi termini. Non più scuderie, ad esempio, ma stabilimento.

Si attende, pertanto, che il bravo del collo presenti a fantini, proprietari, allenatori ed allevatori il nuovo quadro normativo a cui tutti dovranno attenersi nel presente. Un bel corso anche per tutti loro, con del collo sul trono della cattedra.

Adesso, non resta che attendere la pubblicazione all'Albo Pretorio del rituale copia-incolla di del collo.

3 gennaio 2022