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Gazzetta Ufficiale e decreto dello stato di emergenza

Finalmente c'è tutto; tutto in uno e alla maniera italiana. Nel decreto legge n. 221 del 24 dicembre, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 305, c'è lo stato di emergenza prorogato al 31 marzo e stabilito il 15 dicembre, e c'è il cosiddetto "decreto festività" con misure più stringenti e stabilito il 23 dicembre.

Il decreto legge n. 221 sarà adesso sottoposto al voto dei due rami del Parlamento iniziando probabilmente dal Senato, visto che la Camera è impegnata nelle legge di bilancio già promossa dallo stesso Senato. Probabilmente entro la Befana il decreto verrà convertito in legge.

Analizzando il testo esistono passaggi delicati che riguardano il Palio, poiché presumibilmente la data del 31 marzo, che allo stato attuale segna la fine dello stato di emergenza (lo scimmiottamento di Buti ne ha fatto le spese con lo spostamento al 24 aprile), verrà nuovamente prorogata al 30 giugno.

L'attuale situazione pandemica non offre soluzioni tali da poter pensare di correre i due ordinari, poiché fino al 30 giugno il "via libera a tutto per tutti" non potrà che esserci dopo il 30 giugno.

Anche le Società di Contrada dovranno fare molta attenzione alle disposizioni contenute nel decreto. La presenza dei "soci e famiglia" è consentita solo con il passaporto verde rafforzato ed è vietata fino al 31 gennaio qualsiasi festa.

Fino al termine dello stato di emergenza è obbligatorio l'uso della mascherina all'aperto e quella FFP2 in occasione degli assembramenti di qualsiasi natura.

Interessante sarà seguire il dibattito sulle fonti specializzate riguardo l'uso, da considerarsi arbitrario, del prolungamento dello stato di emergenza al 31 marzo, poiché per legge sarebbe dovuto scadere il 31 gennaio.

Possibile che in sede di conversione in legge gli emendamenti che verranno presentati cancelleranno quella che viene definita una "dittatura democratica", poiché molti diritti individuali vengono cancellati dall'art. 1 del decreto che si riallaccia, senza alcun ripensamento, al primo stato di remergenza deliberato da un DPCM di Conte il 31 gennaio 2020.

Oltre alle Società di Contrada, anche il Fallimentone 2022 dovrà sapersi confrontare, fino al 31 marzo, con le disposizioni contenute nel decreto legge n. 221.

27 dicembre 2021